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23/03/18 - Nuovo ospedale di Padova

 Il sindaco Giordani: «Avanti tutta, sarà un’occasione per spiegare l’accordo che non è riuscito alla precedente giunta»

«Entro 20 giorni l’accordo Giordani-Zaia sul nuovo ospedale arriverà in consiglio comunale, così il massimo organo di governo della nostra città si esprimerà e voterà», annuncia il sindaco Sergio Giordani dopo la “sollecitazione” arrivata dal deputato leghista Massimo Bitonci, pronto a presentare un’interrogazione parlamentare. La discussione in consiglio sarà dunque, il 9 aprile, unica data possibile visto che il lunedì precedente è il “Lunedì dell’Angelo”. Con il vi«Avanti tutta», esorta Giordani, incurante delle critiche dell’opposizione e di qualche dubbio che circola in Coalizione civica. Tanto che il sindaco è pronto a intestarsi anche la paternità dell’intesa: «Noi vogliamo fare presto, perché con i nostri sforzi in soli 6 mesi abbiamo trovato una sintesi che fa bene alla città e non lascia zone d’ombra come nei tre anni precedenti – sottolinea il primo cittadino – Non accetto lezioni da chi, proprio su questo punto, si è visto togliere la fiducia e ha interrotto, prematuramente la sua esperienza amministrativa».

Nessuna paura del confronto in consiglio comunale. «Sarà una magnifica occasione per discutere e spiegare finalmente a tutti perché questo accordo è un accordo nuovo e perché lo portiamo avanti», spiega Giordani che ricorda i passaggi della difficile trattativa con il governatore Zaia: le «garanzie su un Giustinianeo rigenerato», con la pari dignità di due poli ospedalieri in città da 900 posti ciascuno (l’ospedale di comunità in centro e il polo della medicina innovativa a San Lazzaro), e poi l’impegno a bonificare dalla presenza di amianto e rifiuti biomedicali le aree di via Giustiniani per realizzare il parco delle Mura. E infine l’obbligo di utilizzo pubblico dell’ex Busonera una volta che sarà trasferito lo Iov. «È una soluzione che garantisce l’equilibrio urbano del nostro territorio. E su questa strada troveremo anche il modo per compensare il consumo di suolo, che è il mio primo interesse», spiega ancora Giordani.

Ma il voto del consiglio comunale non sarà altro che un segnale politico della volontà della maggioranza sull’operazione nuovo ospedale. Dal punto di visto amministrativo si proseguirà su due lati. Sul versante urbanistico Palazzo Moroni dovrà perfezionare tutte le varianti per la destinazione ospedaliera nell’area di San Lazzaro. E concludere così l’acquisizione dai privati delle aree che poi dovranno essere cedute all’azienda ospedaliera.

Ma dovrà poi ripartire anche il tavolo tra enti per arrivare al “vero” accordo di programma. Quello firmato poco prima di Natale tra Zaia e Giordani (e che arriverà in consiglio comunale) è solo un «accordo prodromico», cioè uno strumento che formalizza il rapporto tra le due pubbliche amministrazioni.

L’accordo di programma è cosa ben diversa. Per prima cosa dovrà coinvolgere anche Provincia, Azienda ospedaliera, Università e Iov. E poi, secondo il testo unico degli enti locali, dovrà contenere indicazioni chiare su «tempi, modalità, finanziamento ed ogni altro connesso adempimento» dell’opera. Un lavoro che richiederà ancora parecchi mesi.
a libera dell’aula di Palazzo Moroni si potrà iniziare il percorso verso l’accordo di programma